nascita di una stella

La storia di Stella d’Italia Spoleto, dal 1894 ai nostri giorni

Dal 1894

TRASPORTO MALATI SPOLETO

La nostra identità
L’ Associazione di Pubblica Assistenza STELLA D’ITALIA si costituì il 18 novembre dell’anno 1894, per il trasporto malati Spoleto, su iniziativa dell’Avv. Giovanni Suman, Procuratore del Re, alla presenza di 50 aderenti. Avendo egli constatato la mancanza di una associazione che si dedicasse, anche con sacrificio, all’assistenza delle persone bisognose. Lo stesso Avv. Suman, primo presidente dell’Associazione, predispose il primo statuto con il quale si prevedeva non solo il trasporto degli ammalati e feriti in Ospedale, ma anche l’assistenza domiciliare.

Come risposta, gli aderenti, soci e volontari, salirono ben presto a 200; nel 1902 fu dotata di una barella a ruote ed in seguito di una lettiga a cavalli. Nell’anno 1904, con la denominazione Federazione Nazionale Associazioni di Pubblica Assistenza, la nostra Associazione fu protagonista della fondazione di quella che oggi è l’A.N.P.A.S. Infatti il primo consiglio direttivo dell’Associazione era composto solo da spoletini e per molto tempo la sede fu stabilita in Spoleto.

Nel 1918 l’Associazione allargò la sua attività assistenziale, rivolgendo la propria attenzione alla lotta antitubercolare: vennero così fondati il dispensario igienico – sociale e, nel luglio dello stesso anno, una colonia montana sul Monteluco per bambini predisposti alla tubercolosi. In un primo momento la colonia fu costituita da baracche e tende, e nel 1921, avendo ricevuto da un benefattore (il Rag. Ettore Santi) due ettari di terra, l’Associazione fu in grado di costruire un edificio in muratura, grazie anche all’aiuto di molti cittadini e del Comune di Spoleto.

Nell’anno 1922 la STELLA D’ITALIA fu eretta in Ente Morale e nel 1926 si dotò, per la prima volta, di una autoambulanza.

L’attività dell’Associazione fu molto ridotta durante il periodo fascista; riprese in modo consistente nel 1946 sotto la presidenza di cittadini spoletini, il primo dei quali fu il maestro Placido Nicolai indimenticabile direttore della biblioteca municipale e organista della Cattedrale di Spoleto.
Successivamente , dell’attività della associazione si hanno poche notizie anche per il fatto che, non avendo una sede propria, le carte e la documentazione relativa si sono perse tra un trasferimento e l’altro; in ogni caso l’attività ha continuato in modo efficace nel territorio soprattutto per il trasferimento dei malati e delle persone incidentate. In tale periodo l’attività è stata svolta con l’ausilio di alcuni volontari. Ciò fa ricordare gli autisti Giannoni, Selvi e Martellotti quest’ultimo – ancora vivente – è stato premiato con un diploma in occasione del festeggiamento del 110° anniversario della fondazione dell’Associazione.

 

Una tappa importante della vita dell’Associazione è quella del 1985. In quest’anno, infatti, a causa delle accresciute esigenze e responsabilità, lo Statuto venne modificato ed approvato con decreto della Giunta Regionale Umbria determinando il fine dell’Associazione “nell’assistenza e nel trasporto dei malati e dei feriti nei pubblici e privati infortuni con speciale riguardo agli indigentI , nell’ambito del comprensorio dello spoletino e nel provvedere ai servizi attinenti il campo sanitario, che sono richiesti dall’Ospedale di Spoleto e dalle strutture sanitarie territoriali della U.L.S.S. del comprensorio , sulla base di apposte convenzioni.”

In tale occasione, nello Statuto, vennero inseriti, in qualità di soci contribuenti e con diritto di essere rappresentati in seno al Consiglio Direttivo, sia i Comuni del comprensorio: Spoleto, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria e la stessa ULSS.

Tale inserimento, seppur valido come idea, non sempre ha portato buoni frutti soprattutto perché i rappresentanti degli stessi o non presenziavano assiduamente alle sedute o, in qualche caso, non erano neppure nominati e i contributi, stabiliti come importo dallo Statuto, non hanno trovato riscontro nei bilanci degli Enti medesimi.

L’Associazione, pur essendo stata protagonista principale della istituzione dell’ANPAS nazionale, per molti anni non è stata associata alla stessa; il suo ingresso nell’Associazione Nazionale è avvenuto solo di recente (anno 2005) partecipando attivamente al Comitato regionale del quale attualmente regge le sorti con il Presidente, il nostro consigliere Aldo Calvani.

Nel 2004 ha partecipato alla festa nazionale per il centenario de4ll’ANPAS tenutasi a Spoleto con grande partecipazione di Associazioni di tutta Italia. Ha anche celebrato il proprio anniversario (110° anno dalla fondazione) con una grande e straordinaria assemblea dei soci, con una notevole partecipazione, durante la quale sono iniziate le procedure per l’adeguamento dello Statuto a seguito delle nuove insorgenze e delle nuove notevoli responsabilità, adeguamento avvenuto nell’assemblea straordinaria dei soci del 10.03.2007.

Il nuovo Statuto, oltre alle modifiche giuridiche e quelle derivanti dai nuovi compiti assunti, ha ritenuto di dover escludere i comuni di Campello sul Clitunno e Giano dell’Umbria dichiaratisi non più interessati alla cosa. La USL Spoletina, ora ASL n° 3 Umbria, si è autoesclusa in quanto concedente del servizio 118, quindi è stata considerata incompatibile.
Questo Statuto, anche ai fini di una maggiore snellezza di interventi, ha ridotto il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, da 15 a 11, otto dei quali eletti dall’assemblea dei soci, due rappresentanti del Comune di Spoleto e uno del Comune di Castel Ritaldi.

Dal 1999, con apposite convenzioni con la ASL n°3, l’Associazione esplica il servizio di emergenza-urgenza 118 e di assistenza sanitaria, mediante n.4 postazioni 118 H 24, due nel comprensorio Spoletino una a Norcia ed una Cascia e n. 2 postazioni per i cosiddetti taxi sanitari. Svolge anche il trasporto dei dializzati, il trasporto dei detenuti ed effettua parte del trasporto per i servizi sociali del Comune di Spoleto. Dal 2010 partecipa con il Comune di Spoleto e con la Croce Verde di Spoleto alla gestione del PMA.

L’Associazione dal 1985 ha avuto un crescendo di attività che è passata da interventi su chiamata diretta, per il trasporto a seguito di incidenti o per trasporti privati, e per i quali si disponeva di una ambulanza, per lo più parcheggiata vicino alla sede di lavoro o all’abitazione dell’autista in servizio, e di pochi dipendenti, alla situazione attuale che prevede l’impiego di ben 22 dipendenti a tempo pieno e circa 60 volontari e con l’uso di n. 11 autoambulanze attrezzate di tutti presidi sanitari necessari, di n. 2 automediche, di n. 4 furgoni per trasporto disabili e n. 4 autovetture per trasporto dializzati sangue, ecc.

Questa nuova situazione si è potuta realizzare anche per i contributi concessi da enti e privati, come le Fondazioni delle due banche locali (Cassa di Risparmio di Spoleto e Banca Popolare di Spoleto), i comuni di Spoleto, Norcia e Cascia, il Consorzio BIM della Valnerina, la ditta dei Fratelli Novelli, l’Oleificio Monini, e i privati come D. Primo Battistoni, il Comm. Giovanni Peciola , i coniugi D’Agata, la vedova Tremamunno, il Dr. Zuccari , ed altri.

L’attività della Associazione è stata esplicata, specialmente fino all’assunzione del servizio 118, con grandi difficoltà economiche; grazie alla generosità dei dirigenti e dei dipendenti che si sono succeduti in quei periodi (in modo particolare preme qui ricordare gli ultimi due presidenti: Dr. Renzo pastorelli e il Dr. Filippo Maria Zuccari) si è riusciti a portare avanti l’attività di trasporto malati Spoleto.

Durante l’anno 2010 – anno in cui nell’assemblea ordinaria dell’ 8 maggio si è rinnovato il Consiglio Direttivo in base alle nuove norme dello Statuto – è stato effettuato un corso di aggiornamento per i nostri autisti soccorritori che ha visto la partecipazione sia dei dipendenti che dei volontari e che sta dando ottimi frutti. Dai primi di aprile 2011 – finalmente – abbiamo una sede tutta nostra poiché è stato preso in affitto un capannone a Madonna di Lugo (Via Antonio Gullotti, 49), dove abbiamo trasferito la sede amministrativa. Al piano terra si trova un ampio garage dove vengono rimessi i mezzi al riparo dagli agenti atmosferici e dove è possibile effettuare piccoli lavori di manutenzione ai mezzi. Adiacente al garage è stato allestito un ampio salone con un video proiettore dove è possibile organizzare le assemblee dei soci, corsi di formazione, riunioni ed altre manifestazioni Le postazioni del 118 invece sono rimaste in Ospedale, ma le stanze degli autisti sono state trasferite presso i locali ex UTIC adiacenti il Pronto Soccorso.
Leggi di più sulle attività che oggi contraddistinguono la P.A Stella d’Italia

Decreto anno 1911

Per grazia di Dio e volontà della Nazione“, a firma di Vittorio Emanuele III Re d’Italia.

Decreto anno 1922

Elezione a Ente Morale, approvazione dello Statuto.

I Nostri Valori
La solidarietà, la gratuità, il dono, il riconoscimento e il rispetto dell’altro, non sono solo buoni sentimenti individuali, ma valori che vengono perseguiti quotidianamente e rivolti a tutti indistintamente.
Il volontariato deve essere presente positivamente nello svolgimento della propria attività e deve porre il proprio impegno al servizio dei bisogni dell’altro e non è un atto di buonismo, ma espressione della propria appartenenza, della propria responsabilità.
La Stella d’Italia vuole perciò essere protagonista nell’ambito territoriale nel quale opera non solo per la realizzazione della sua missione di assistenza e soccorso, ma anche attrice forte ne:
• garantire innanzitutto lo scopo primario dell’Associazione: un trasporto efficiente, professionale e tempestivo per la propria popolazione e di quanti si avvalgono della nostra organizzazione;
• promuovere e sviluppare la cultura della solidarietà;
• diffondere la cultura del volontariato e della partecipazione, in particolare verso i giovani.
La nostra Associazione, inoltre, intende riconoscersi pienamente nella carta dei valori del volontariato nella sua duplice missione di promotore della cultura, della prassi della solidarietà e di agente del mutamento sociale che si specifica principalmente in:
• dimensione attiva, attraverso la gratuita presenza nel quotidiano;
• la dimensione sociale, quale soggetto della società civile che partecipa alla rimozione degli ostacoli che generano svantaggio, esclusione, degrado e perdita di coesione sociale.
Il forte radicamento territoriale , unito alla dimensione dei servizi svolti , ci fa comprendere l’importanza strategica del rapporto tra Comunità istituzioni e Territorio. La solidarietà e l’aiuto reciproco sono un tratto distintivo della nostra identità e rappresentano , quindi un elemento essenziale per la costruzione e per il mantenimento della coesione sociale dell’intera comunità.
La Fratellanza
Viene intesa in termini di solidarietà, concepisce la comunità composta da persone tra le quali esistono vincoli di collaborazione, comunanza di obiettivi, di problemi, di azioni. Assieme alla sussidiarietà e all’universalità è uno dei riferimenti essenziali per la costruzione dello stato sociale, perchè pone i cittadini in posizione di parità e non di sudditanza dei più deboli, riconoscendo a tutti pari dignità nella fruizione dei servizi.
La Libertà
Crea autonomia utile nel determinare le diverse vie che possono essere percorse e nello scoprire i nuovi bisogni e anticipare le risposte ai bisogni emergenti. Autonomia non solo nelle scelte, ma anche dai condizionamenti che ingabbiano le associazioni e impediscono l’espressione delle loro potenzialità e della loro creatività
La Democrazia
E’ la forma di governo del popolo: garantisce la possibilità di partecipazione ed espressione a tutti i livelli tramite la creazione di organi di rappresentanza su base elettiva. Presuppone il rispetto delle idee degli altri individui e l’accettazione di decisioni diverse dal proprio pensiero. Per i più giovani le nostre associazioni rappresentano il primo contatto con la democrazia: non si è soli, ci si confronta, si conoscono le regole, ma si intuisce che si possono cambiare e che ognuno può contribuire in tal senso.
Grazie alla pratica di questi valori, ANPAS intende partecipare alla costruzione di una società più giusta e solidale, che permetta lo sviluppo equilibrato di Pubbliche Assistenze che siano coerenti nelle azioni, nel rapporto con le Istituzioni, nella promozione del Volontariato con l’idea di essere Associazioni di Volontariato di Pubblica Assistenza.

i nostri valori

La solidarietà, la gratuità, il dono, il riconoscimento e il rispetto dell’altro.

stella d’italia spoleto

Associazione di Pubblica Assistenza